giovedì 1 marzo 2012

Gioielli per vestirsi







Sono del parere che una cosa, quando c’è, debba vedersi, soprattutto se si misura in carati o ha la proprietà di brillare.
Fatta la doverosa premessa, sottolineo che questa è una mia specifica forma mentis: amo pensare in grande.

È con immenso piacere che ho scoperto il talento di una designer emergente che, sposando la mia stessa filosofia, produce gioielli estremamente “generosi” nel concedersi agli sguardi.
Belli e visibili.



Giuliana Mancinelli Bonafaccia, apre il suo store, nel marzo del 2010, con una prima fortunata collezione e rilancia quest’anno esordendo con un evento incluso nel calendario collaterale di Altaroma.

Anelli, bracciali, cinte e fibbie dominano la produzione con le loro caratteristiche decorazioni provenienti dal mondo della natura.

La collezione del 2010/11 si ispira maggiormente a dorsi di coccodrillo, zampe di rana e alghe. 

La linea del 2012, entra nel dettaglio delle varie forme di vita, studiando le seduzioni strutturali di primitivi organismi unicellulari: i radiolari.

Stimolata dal lavoro del biologo tedesco Ernst Haekel ed in particolar modo dalle rappresentazioni presenti nelle tavole “Die Radiolarien” del 1862, la designer si è lanciata nella produzione di una serie di gioielli dallo stile altamente innovativo.
Naturalmente tutti pezzi unici, o in edizione limitata, con una manifattura rigorosamente Made in Italy.

“Un gioiello non è solo un monile” dice Giuliana Bonafaccia “ ti veste.
E’ capace di rendere unico un abito ed è un complemento assolutamente insostituibile.”

Quanta verità in poche parole…

Tiziana Galli